USI DEL LEGNO MASSICCIO
L’uso del legno risale all’antichità, come testimonia il rinvenimento di una punta di giavellotto risalente a 290.000 anni fa. In passato il legno era uno dei materiali costruttivi più utilizzati. Grazie a caratteristiche peculiari come alta lavorabilità e adattabilità ai tessuti animali, il legno trovava largo uso nella realizzazione di strutture portanti leggere come le tende.
Successivamente sono state apprezzate e sfruttate altre sue proprietà:
- Adattabilità a costruzione in qualsiasi ambiente esterno e/o interno
- Ampio spettro dei valori di densità e resistenza
- Ottima reperibilità
- Discreta portata, ovvero rapporto tra peso-resistenza
- Ottima resistenza termica e capacità di isolamento termico
- Minimo impatto ambientale
- Varietà di tipologie con caratteristiche estetiche di diverso genere
- Possibilità di ottenere svariati tipi di semilavorati di legno massiccio con una vasta area di impiego ed utilizzo
Il legno massiccio è ottenuto dalla parte centrale del tronco, il cuore, la parte più resistente e dura.
Questo tipo di legno non viene sottoposto ad alcun trattamento chimico per non alterarne le caratteristiche naturali. Per eliminare l’acqua presente, il legno può essere essiccato sia naturalmente che artificialmente. Il legno massiccio è spesso definito “materiale unico e pregiato”; caratteristiche come fessure, varie tonalità di colore e nodi gli conferiscono un piacevole aspetto, anche se queste peculiarità sono spesso considerate da molti dei difetti. Il valore pregiato del legno massiccio è dovuto anche alla sua elasticità.
Nel campo delle costruzioni portanti il legno massiccio è ricavato da tondame segato ed è classificato in base alla resistenza, che può essere determinata in modo visivo o meccanico.
Processi di essiccazione artificiale e di piallatura migliorano le proprietà del materiale e l’applicazione preventiva di sostanze protettive ne aumenta la durabilità .
Si tende a preferire materiali convenzionali come calcestruzzo e acciaio spesso anche per soddisfare le richieste dei clienti, convinti che questi ultimi siano meno costosi e più durevoli, e che richiedano una minore manutenzione. Bisogna anche considerare che le industrie del settore hanno orientato la scelta costruttiva verso questi materiali a discapito di altri come il legno.
Uno dei Paesi in cui il legno invece viene sfruttato al massimo come materiale da costruzione, rappresentando una vera e propria tradizione nella realizzazione di edifice di culto e abitazioni, e’ il Giappone.
Case costruite interamente in legno sono molto presenti soprattutto nelle zone rurali del Paese.

L’uso del legno consentiva di avere un’abitazione capace di rispondere ai frequenti terremoti, ma anche in armonia con la natura.
Cosi come spiegava Edward Morse nel 1885 nel suo libro “La casa giapponese” :[…] “La casa giapponese risponde mirabilmente alle esigenze della gente. Un edificio a prova di fuoco è sicuramente oltre i mezzi della maggioranza delle persone, come in effetti è anche per noi, così non avendo la possibilità di costruire una dimora, per necessità costruiscono una casa la cui stessa struttura consente di essere rapidamente demolita nel percorso di un incendio e poi facilmente ricostruita”.[…]”Tegole, pareti mobili e anche i soffitti possono essere rapidamente smontati e portati via” .[…] “La copertura è rapidamente spogliata di tegole e tavole, e la struttura rimanente è di lenta combustione per le fiamme. Gli sforzi dei vigili del fuoco, nel contrastare il progredire di un incendio, consistono principalmente nell’abbattere queste strutture regolabili e in tal senso è interessante registrare il fatto curioso che spesso i getti d’acqua non sono rivolti sulle fiamme, ma sugli uomini impegnati a smontare l’edificio!”.

Gli interni sono caratterizzati da semplicità,minimalismo e flessibilità, e sono organizzati in modo da poter essere adattati alle esigenze delle diverse fasi della giornata e delle stagioni.


Alcuni edifici tradizionali giapponesi sono anche la prova che il legno ha una elevata durabilità nel tempo. Ne è un esempio il tempio giapponese Hōryū-ji, patrimonio dell’ UNESCO. Il tempio, distrutto da un incendio nel 687 d.C. e ricostruito nel 711 d.C., ad oggi risulta essere la struttura in legno più antica del mondo.
Un altro Paese che ha sfruttato molto il legno nelle costruzioni è la Norvegia, famosa per le sue chiese (stavkirke) medievali, dotate di una caratteristica architettonica propria, valorizzata dalla presenza di assi verticali in legno nella struttura dei muri, che le rende inconfondibili e ancora oggi molto apprezzate.
La Norvegia è oggi l’unico Paese nordeuropeo che possiede 28 chiese di epoca medioevale in legno ancora completamente intatte.

Fra le più note vi sono la Chiesa di Borgund, costruita interamente in legno nel 1180 e tuttora intatta, e la chiesa Hopperstad stavkyrkje, situata in un piccolo comune norvegese chiamato VIK.

Il legno rappresenta una realtà costruttiva molto comune anche in America, dove è il materiale di prima scelta per la realizzazione di case. L’origine dell’uso del legno come materiale edile risale all’epoca della colonizzazione quando bisognava costruire in modo veloce e con materiali non molto costosi. Tendenza che si è poi consolidata nel tempo, facilitata dalle ottime caratteristiche del legno e che si è integrata bene con la filosofia degli americani che tendono a spostarsi molto nel corso della loro vita e quindi a cambiare spesso abitazione.
BIBLIOGRAFIA
- Natterer J., Herzog T., Voltz M. (1999) Grande Atlante del legno. Torino: Utet
- caratteristiche-legno- massello
- Travi – Legno massiccio da costruzione classificato secondo la resistenza
- Gallesi B. Edilizia sostenibile: il legno è il materiale costruttivo per eccellenza
- La casa giapponese: minimalismo e semplicità
- Jeffrey Hays Architettura tradizionale giapponese
- japan-guide
- Le chiese di legno
- Norvegia: la chiesa di Borgund
- Norvegia
- Le case prefabbricate americane