VANTAGGI DELL’ USO DEL LEGNO
La predilezione di materiali come acciaio e calcestruzzo al posto del legno è in parte dovuta alla scarsa conoscenza delle sue proprietà e dei benefici che si possono trarre dal suo uso nel settore delle costruzioni. Il legno è dotato di buona resistenza, durabilità ed elasticità, è un ottimo isolante termico e resiste bene al fuoco. Risulta idoneo alla costruzione in zone sismiche e permette di ridurre notevolmente i tempi di cantiere.
Grazie alle sue numerose proprietà, il legno risulta essere il materiale eco-sostenibile per eccellenza e il più citato quando si parla di sostenibilità ambientale ed ecologia, temi ai quali si sta dando molto rilievo negli ultimi anni e che interessano vari settori, incluso quello dell’ edilizia.
Materiale naturale, il legno necessita solo di acqua e sole per una crescita sana, genera un’emissione di CO2 molto inferiore a quella di altri materiali, contribuendo così alla riduzione del fenomeno dell’ effetto serra. Durante la loro crescita, gli alberi assorbono CO2 e rilasciano O2 nell’aria. Successivamente, con la loro trasformazione in materiale edile ed eventuale combustione, viene rilasciata CO2 nell’aria, ma in misura pari a quella fissata mediante la fotosintesi clorofilliana. Quindi, il ciclo del carbonio si conclude senza che vi siano emissioni aggiuntive di gas serra nell’ ambiente.
Il Centro Nazionale Francese Per Lo Sviluppo Del Legno (CNDB) ha calcolato che la messa in opera di una tonnellata di legno eviterebbe l’accumulo di una tonnellata e mezzo di CO2. Dato non indifferente se si considera il grave problema rappresentato dal riscaldamento globale.

In tema di sostenibilità ambientale, un aspetto importante da considerare è quello relativo all’abbattimento degli alberi. Spesso si tende ad associare l’aumento dell’uso del legno alla distruzione delle foreste. In realtà, bisogna sfatare questo mito perché, generalmente, il legno proviene da boschi dove l’abbattimento avviene in modo controllato e legale.
A tal proposito Greenpeace ha redatto la “Guida alla scelta del legno” in cui vengono evidenziate le norme da applicare per la salvaguardia e la corretta gestione delle foreste e i criteri da seguire nella scelta del legno.
In base a questa guida, l’uso del legno è accettabile se esso proviene da determinate foreste, preferibilmente certificate FSC.
La certificazione FSC è rilasciata dal Forest Stewardship Council, Consiglio per la Gestione Forestale Sostenibile (FSC) costituito da Greenpeace e altre associazioni ambientaliste che lavorano per sensibilizzare e promuovere la gestione sostenibile delle foreste. Questa certificazione attesta che le foreste dalle quali proviene il legno sono gestite secondo criteri di sostenibilità sociale, economica e ambientale.

Un altro sistema di certificazione della gestione forestale è il PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes), fondato nel 1998, è il più diffuso al mondo. Il PEFC garantisce che il materiale legnoso usato per la produzione di carta e altri prodotti provenga da foreste gestite in modo legale e responsabile. Viene prestata particolare attenzione ai piccoli boschi privati e a quelli con legname non adatto ad usi industriali.
Quindi, considerando che il legno è in grado di ricrescere, che più legno si usa e più alberi vengono ripiantati, e che si possono effettuare scelte consapevoli preferendo legno proveniente da foreste certificate, risulta chiaro che affermare che l’uso del legno in edilizia contribuisce alla distruzione delle foreste è inesatto. Al contrario, seguendo le giuste norme e pratiche, l’utilizzo del legno può contribuire alla protezione del sistema forestale.
Un altro aspetto positivo che dovrebbe incentivare la scelta del legno riguarda il risparmio energetico.
Usando il Life Cycle Assessment (LCA) che permette il calcolo del ciclo di vita degli edifici considerando le risorse impiegate per la produzione delle materie prime, le fasi di cantiere, il trasporto e la completa realizzazione dell’opera, è possibile confrontare il consumo energetico della costruzione di un edificio in legno con quella di uno in altro materiale, per esempio cemento armato.
Per l’edificio in legno si considera una semplice struttura con fondazioni in cemento armato, pilastri con pali in legno prefabbricati e pannelli lignei per pareti e orizzontamenti. Per l’edificio in CLS armato si fa riferimento alla classica struttura con travi e pilastri in cemento armato, pareti verticali con mattoni forati semi vuoti e laterocemento per gli orizzontamenti.
La costruzione dell’edificio usando legno comporta un risparmio di energia primaria del 60%, valore che si riduce al 40% se si considera il giusto utilizzo di serramenti e protezioni.
Quindi, con la stessa energia si può costruire una casa in cemento armato o due in legno.

Oltre al risparmio energetico, si apprezzano notevoli differenze anche in termini di produzione di rifiuti e tempi di cantiere.
Se consideriamo che il legno in uso è quasi tutto prefabbricato e che ad esempio il cemento armato necessita anche di giorni per essere realizzato in loco a causa dei lunghi tempi di essiccazione, le costruzioni in legno consentono un notevole risparmio di tempo e una minore produzione di rifiuti.
Inoltre, va sottolineato che il cemento armato, pur volendo affrontare gli elevati costi di smaltimento, non è biodegradabile a differenza del legno che lo è al 100%.

BIBLIOGRAFIA
- Schiaffino S., Legno VS Calcestruzzo. Chi vince la sfida della sostenibilità?
- Perché costruire una casa in legno
- THE ENVIROMENTAL IMPACT OF DIFFERENT WOODEN BUILDINGS: A COMPARATIVE ANALYSIS
- Aspetti ambientali delle biomasse da legno: rinnovabilità, CO2, emissioni inquinanti
- Gli edifici in legno: sostenibili perché combattono l’effetto serra
- LA GUIDA ALLA SCELTA DEL LEGNO
- FSC
- PEFC